Laghi dell'alto Serio - 25 settembre 2016
Rifugio Barbellino

 ore 6:00 - Sede CAI
 ore 6:15
 BERGAMO, CLUSONE
 VALBONDIONE
 Località GRUMETTI (970 mt)
 2131 mt
 1160 mt al Rifugio Barbellino
 1760 mt il giro dei laghi<
 2h 30min
 E / EE (Scala delle difficoltà)
 ESCURSIONISTICA
 mezzi propri
 Magni Emanuele Cell. 3477445232
 Spada Andrea Cell. 3398515711
 De Faveri Angela Cell. 3392389055
 
RITROVO:
PARTENZA:
ACCESSO:
INIZIO ESCURSIONE:

 QUOTA DI ARRIVO:
DISLIVELLO D+:

TEMPO:
DIFFICOLTA':
ATTREZZATURA:
TRASPORTO:
RESPONSABILI:
 
 

 Rifugio Barbellino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il rifugio Barbellino, nostra meta, è situato alla sorgente del fiume Serio nel cuore del Parco delle Orobie nel Comune di Valbondione. Ubicato nei pressi della sponda occidentale del Lago Naturale del Barbellino, circondato dalle cime di Coronella (2796 m), Monte Torena (2912 m) e Pizzo Strinato (2836 m). Per arrivarci, percorreremo un giro ad anello che ci porterà nella selvaggia val Malgina, scoprendo alcuni tra gli angoli più nascosti e selvaggi dell’intero arco delle Orobie, passando dal passo Caronella (2612 m) che segna il confine tra val Seriana e Valtellina. La zona è interessante, oltre che da un punto di vista paesaggistico, anche per la fauna abbondante che vi si può scorgere: camosci e marmotte. Partenza della nostra gita è la località Grumetti a Valbondione. Lasciata l’auto ci incamminiamo in leggera salita lungo il fianco destro di una chiesetta, salendo per facile sentiero in un bosco di faggi fino a raggiungere la mulattiera proveniente dal paese (sentiero 305) che seguiamo fino a raggiungere il rifugio Curò (1895 m). Lasciato a sinistra il Rifugio Curò, riprendiamo il cammino su di un ampia mulattiera con pochissima pendenza che costeggia il grande bacino artificiale del Barbellino in direzione del lago Naturale (sentiero 308). Superati i vigorosi torrenti che scendono dalla valle Cerviera e dalla successiva valle del Trobio, la mulattiera si addentra nella valle a monte del lago avvicinandosi al neonato Serio, che qui scorre stretto ed incassato tra gole di roccia. Laghi alto SerioDopo circa un’ora di cammino passato un ponte in cemento (2050 m) raggiungiamo un bivio da cui tenendo la destra, in caso di avverse condizioni meteo, si potrebbe procedere in poco tempo direttamente verso il rifugio Barbellino già in vista (15 min). Noi prendiamo il sentiero (310) che si stacca sulla sinistra e che risale la selvaggia valle della Malgina. In 30 min di cammino entriamo nella bella conca circolare chiusa tra ripidi versanti rocciosi ed erbosi occupata dal lago della Malgina (2339 m). Molto bella, dalle sponde del lago, la vista sulle selvagge torri rocciose del dirimpettaio Recastello e sulle nevi della vicina vedretta del Trobio. Dal lago il sentiero si biforca, a sinistra sale la traccia che conduce sulla vetta del pizzo del Diavolo della Malgina, mentre, tenendo la destra il sentiero (310) sempre meno evidente, prosegue al sovrastante lago Gelt (2562 m) il più alto delle alpi orobiche e così chiamato perché per la maggior parte dell’anno ghiacciato. Da qui ci si addentra ulteriormente verso il fondo della conca cosparsa di altri piccoli laghetti di origine glaciale sino alla ripida salita che con numerosi e stretti zig-zag su terreno un po’ instabile ci porta al colletto a quota 2730 m. Cominciamo quindi la discesa verso l’ampio passo Caronella (2612 m), nei pressi del quale si possono osservare le vecchie trincee militari costruite durante la prima guerra mondiale ed una casa polveriera, perfettamente ristrutturata ed ora usata come rifugio di emergenza. Seguendo il facile e comodo sentiero militare scendiamo al lago naturale del Barbellino ed al rifugio omonimo, nostra meta. Dopo meritata sosta chiudendo l’anello ritorneremo verso il rifugio Curò per comoda mulattiera.